Il Presidente del Comitato Regionale Arbitri (CRA) del Veneto Dino Tommasi ha fatto visita alla Sezione di Portogruaro durante la riunione tecnica di venerdì 11 gennaio. Proveniente dalla Sezione di Bassano del Grappa (VI), Tommasi ha calcato i campi della massima serie per diversi anni ivi totalizzando 36 presenze. Dal luglio 2016 ricopre il ruolo di Presidente del CRA Veneto.
Tommasi era accompagnato nella sua visita da Fabio Gottipavero, Componente del Comitato con delega agli Osservatori arbitrali e da Stefano Meroni, Presidente degli Arbitri del Canton Ticino, in visita in questi giorni in Veneto e fresco di nomina.
Tommasi è partito dicendosi lieto di visitare una Sezione “piccola ma bella” e ha citato anche l’esperienza di Mattia Drigo, arbitro della Sezione, che ha diretto il 5 gennaio scorso la finale regionale di Coppa Italia di Eccellenza e Promozione tra Caldiero Terme e Mestre disputatasi proprio a Bassano del Grappa, città di Tommasi. Il Presidente regionale si è soffermato, quindi, sulle principali caratteristiche distintive di un arbitro di successo, sostenendo come “la bravura di un arbitro è dirigere la gara con equilibrio tecnico e gestire con abile comunicazione i rapporti con i calciatori e le altre componenti”. Inoltre, partendo dalla considerazione che diverse squadre di Giovanissimi già effettuano regolarmente tre sedute settimanali di allenamento, Tommasi ha insistito sulla necessità di adottare alte frequenze nelle sedute di allenamento e di alzare ad ogni seduta l’asticella se si desidera eccellere: “Lo sport è fatica. Ma la fatica serve per raggiungere i successi desiderati” ha chiosato. Di seguito, il Presidente Regionale ha presentato e commentato alcuni video relativi ad episodi accaduti nel corso di gare coinvolgendo i presenti nell’analisi.
È intervenuto, quindi, Gottipavero che ha voluto dapprima rivolgersi agli arbitri più giovani, in particolare a quelli dell’ultimo corso, sottoponendo tematiche regolamentari e comportamentali. Le giovani giacchette hanno risposto prontamente alle questioni sollevate, mostrandosi interessate e spesso cogliendo gli aspetti fondamentali oggetto dell’analisi. Gottipavero si è poi rivolto agli Osservatori in forza all’Organo Tecnico sezionale, invitandoli ad “insegnare ad arbitrare” ai giovani, così come si faceva un tempo, sottolineando, quindi, la necessità di trasferire dai più anziani ai più giovani l’”arte” di arbitrare, fatta di competenze, esperienze e tecniche arbitrali.
Dal canto suo, Meroni ha presentato una panoramica sull’organizzazione del settore arbitrale in Svizzera ed in particolare del Futsal, la sua specialità. Tra le innovazioni citate da Meroni, la rivisitazione a tutto tondo del ruolo dell’Osservatore, che ora viene chiamato “coach”, sottolineando un cambiamento che delinea una mutata visione delle finalità del ruolo stesso e che si collega all’esortazione che pochi momenti prima Gottipavero aveva rivolto alla platea di Osservatori sezionali.