È Portogruaro una delle prime Sezioni del Veneto toccate dal tradizionale giro di visite che il Presidente del Comitato Regionale Arbitri (CRA) Dino Tommasi effettua nel corso di ogni stagione sportiva.
Tommasi, che in passato ha totalizzato 54 presente nella massima serie, è Presidente del Comitato Regionale dalla stagione sportiva 2016-2017 ed era accompagnato a Portogruaro dai Componenti Simone Schiavo e Stefano Tomasi.
Il Presidente regionale ha iniziato il proprio intervento inviando un saluto all’ex-Presidente di Sezione Andrea Bonavia, che ha guidato le giacchette granata per 11 anni ed ha passato da poco il testimone a Luca Vian. Quindi, si è rivolto alla platea in gran parte composta da giovani arbitri: “Ragazzi, è la passione che fa la differenza, insieme alla determinazione e la consapevolezza dei propri mezzi”. Ha proseguito, quindi, ricordando che a Portogruaro ci sono due arbitri a livello nazionale, Dylan Marin in Commissione Arbitri Nazionale (CAN) D e Mattia Drigo in Commissione Arbitri Interregionale (CAI), oltre ad un assistente e due osservatori, e ha invitato gli arbitri più giovani presenti a vedere in questi colleghi dei riferimenti per il loro percorso di sviluppo. Tommasi ha anche citato la prossima visita alla Sezione di Portogruaro di Daniele Orsato, che ha definito un modello dal punto di vista arbitrale e che avrà luogo lunedì 11 novembre. “Daniele stesso è partito dalla fatica, dall’allenamento assiduo nelle serate in cui tornava a casa nella sua collina dopo il lavoro ed usciva a prepararsi con ogni condizione atmosferica: è questa voglia di impegnarsi e di riuscire che auguro a tutti voi”.
Istruttiva l’analisi successiva di episodi di gioco, che ha permesso di condividere le interpretazioni e le valutazioni dei colleghi in campo, evidenziando al tempo stesso aspetti migliorabili anche dal punto di vista della personalità espressa.
Dal canto suo, Schiavo, che insieme a Luca Segna e Mario Schembri segue a livello regionale gli assistenti arbitrali, ha commentato insieme ai presenti alcuni video incentrati sulla figura dell’assistente arbitrale e relativi a valutazioni di punibilità del fuorigioco. Spettacolare la chiusura di intervento, con un filmato di circa quattro minuti che riprendeva, con telecamera frontale, un assistente regionale in continuo movimento lungo la fascia di competenza a causa dei repentini cambiamenti della linea di riferimento determinata dal penultimo difendente: un esempio in termini di sprint, reattività, accelerazione, cambio di direzione ed eleganza nei vari stili di corsa attuati nella prestazione esaminata che evidenzia efficacia nell’azione e gradevolezza estetica al tempo stesso.